Sabato Meybel mi è venuta incontro dicendomi che aveva preparato un post da inserire nel mio blog, io ve l'ho tradotto ed ora è tutto vostro. Lascio completamente la parola alla stupenda Meybel.
Mi chiamo Meybel Oporta, vivo a Juigalpa nel dipartimento di Chontales in Nicaragua, tra poco compirò 16 anni.
Mi è sempre piaciuto scoprire i grandi poeti anche quelli che non si sentono molto nominare perchè ci ispirano e esprimono i nostri pensieri.
La storia e la vita dei grandi poeti vanno relazionate con i loro versi e la loro poesia, in ogni verso mi piace scoprire la storia del suo autore.
In Nicaragua abbiamo il privilegio di avere grandi autori così che i poeti nicaraguensi sono conosciuti dagli estimatori in tutto il mondo. Uno di questi è il poeta internazionale Rubén Darìo, che in tutti i suoi scritti racconta questo paese.
Però in questa occasione ho l'onore di farvi conoscere un poeta che ebbe il dono di esprimere le sue idee trasformandole in poesia: ALFONSO CORTES, è vero non si parla molto di lui ma io mi sono presa la libertà di parlarvi della sua vita e delle sue opere poetiche perchè vorrei farvelo conoscere.
Spero che possiate apprezzarlo e quando leggete in ogni riga immaginate come era la sua personalità e attraverso il suo modo di scrivere e i suoi poemi viaggiate in Nicaragua, Questo paese unico e originale.
POETA DELLA LETTERATURA NICARAGUENSE ALFONSO CORTES
(Sintesi biografica)
Alfonso Cortés nacque il 9 dicembre del 1893 a Leòn, precisamente lo stesso anno che nacque anche il grande scrittore e poeta Salomòn de la Selva.
Molto presto rivelò la sua vocazione letteraria e a sette anni incominciò a scrivere versi.
Imparò l'inglese e altre lingue di ispirazione romantica come il portoghese, l'italiano e il francese. Si interessò anche di studi esoterici come tanti altri scrittori suoi contemporanei: Rilke, Valey, Perse, Eliot. Era un grande lettore della poesia simbolica francese e di Rubén Darìo.
Studiò nella sua città natale nella scuola pubblica per soli ragazzi. Nel novembre del 1919 fu nominato segretario della "Asociacion Civico de Fomento Obrero" e nell'agosto del 1920 divenne segretario del tribulale dell'Agricoltura di Leòn. In questo stesso anno partì per Città del Mesico per assistere al primo Congresso dei giornalisti Hispano-americanos.
Tornando dal Messico si fermò in Guatemala dove partecisò al concorso "Florales de Quezaltenango" con il poema "La Odisea del Istmo". In questo evento letterario di grande prestigio per il Centro America ottenne il Primo Premio.
Nell'anno 1922 ritorna in Nicaragua per la mamma malata standole vicino fino alla morte. Da allora non uscì più dal suo paese. Solo trent'anni dopo nel 1951 si recò in Costa Rica per curarsi in un sanatorio e vi rimase quasi un anno.
La notte del 18 febbraio del 1927 perse la ragione per non recuperarla mai più, comunque anche in questo stato di pazzia continuò a scrivere alcuni dei suoi migliori poemi come per esempio "La canciòn del espacio", (la composizione dello spazio).
Visse per venticinque anni nella casa di Rubén Darìo datale da Francisca Sànchez. Rimase rinchiuso nella sua stanza per la sua schizofrenia e davanti ad una finestra scrisse il conosciutissimo poema che intitolò "Detalle" (Dettagli) e che Coronel Urtecho cambiò con "Ventana" (finestra).
In Cortès si alternavano i momenti di calma con quelli della furiosa pazzia e per questo la famiglia fu costretta a tenerlo incatenato alle travi del tetto.
Per 17 anni visse in queste condizioni fino al 1944 quando lo trasferirono nell'ospedale dei malati mentali di Managua.
Nel 1950 la "Casa de la Cultura" di Managua lo premia con un riconoscimento per il suo lavoro letterario, dopo questo seguiranno altri premi.
Nell'anno seguente viene trasferito in Costa Rica a San Josè e vi rimane tre mesi nel manicomio di Chapui.
Ritorna in Nicaragua per essere nuovamente internato in un altro ospedale psichiatrico e vi rimane fino al 1965. I suoi fratelli lo conducono poi a Leon dove viene accolto con grandi onori.
Poco prima della sua morte, avvenuta il 3 febbraio del 1969, l'Università Nazionale autonoma de Nicaragua gli concesse, sul letto di morte, il titolo di "Doctor Honoris Causa".
Conclusion
Alfonso Cortés fu uno dei poeti più grandi del Nicaragua dopo Rubén Darìo.
La sua poesia è per noi nicaraguensi di grande qualità e segue la scia di Rubèn con il supporto autentico della sua mente geniale e i ritmi latini.
E qui una delle poesie più famose che scrisse: "VENTANA"
Un trozo azul tiene mayor
intensidad que todo el cielo,
yo
siento que allí vive, a flor
del éxtasis feliz, mi anhelo.
Un
viento de espíritus, pasa
muy lejos, desde mi ventana,
dando un
aire en que despedaza
su carne una angélica diana.
Y en la
alegría de los Gestos,
ebrios de azur, que se derraman...
siento
bullir locos pretextos,
que estando aquí ¡de allá me llaman!
"Finestra" (Traduzione)
Un pezzo blu è più
intenso nel cielo,
Sento che lì vive il
fiore
dell’estasi felice, il mio desiderio.
Un vento di spiriti, passa
molto lontano dalla mia finestra
con un'atmosfera il
cui pianto
mirerà ad una carne angelica.
E nella gioia dei
gesti,
ubriaco di azzurro si rovescia
Provo gorgogliare folli
pretesti
Che stando qui, di là mi
chiamano!
ALFONSO CORTÉS
“El más poeta de los locos
y el más loco de los poetas
-J.E. Arellano.
Poeti come questi sono coloro che ci ispirano e ci aiutano esprimere il nostro pensiero e i nostri sentimenti.
BRAVISSIMA MEYBEL E GRAZIE PER AVERCI FATTO CONOSCERE CORTES!