mercoledì 24 settembre 2014

Si parte...




E dopo aver fatto il mio ultimo commento sul blog di MOZ metto in pausa questo mio piccolo spazio perchè.......... VADO IN VACANZA!
E sento in lontananza il temporale, ci mancava proprio!
CI SI RIVEDE AD OTTOBRE. 
FORSE IL 7 O FORSE IL 9, non è molto ma sarà una vacanza molto intensa. 
Mille cose da vedere e compagnia meravigliosa: I MIEI RAGAZZI. 
TUTTI INSIEME...

Un grazie a tutti quanto per avermi seguita e ci si riscrive a Ottobre. 
Non fate che poi vi dimenticate di me.
A presto!



martedì 23 settembre 2014

Hermann Hesse - IO TI CHIESI


Io ti chiesi perché i tuoi occhi
si soffermano nei miei
come una casta stella del cielo
in un oscuro flutto.

Mi hai guardato a lungo
come si saggia un bimbo con lo sguardo,
mi hai detto poi, con gentilezza:
ti voglio bene, perché sei tanto triste.



Hermann Hesse


domenica 21 settembre 2014

Anniversario (34)

LA VITA HA SCELTO ME 

E se qualcuno guardandomi vedesse 
una donna sola un po' invecchiata 
e niente più?
Quel 'qualcuno' non saresti tu!

E se qualcuno guardandomi vedesse
una donna sola, spenta e un po' ingrassata
e niente più?
Quel 'qualcuno' non saresti tu!

E se qualcuno udisse solo parole 
senza conoscere il senso di una vita
e niente più?
Quel 'qualcuno' non saresti tu!

E se qualcuno guardandomi vedesse 
solo una donna bisbetica e noiosa
e niente più?
Quel 'qualcuno' non saresti tu!

E se qualcuno guardandomi vedesse 
solo una donna che avanza a passo lento
e niente più?
Quel 'qualcuno' non saresti tu!

L'energia  che avevo
a tutti è sconosciuta
ma non a te.
I solchi del mio viso
son mille aliti di vita
 li conosci ad uno ad uno
tutti quanti,
ma tu vedresti molto più.

Dov'è dunque la vita?
E non saresti tu
se non vedessi oltre i miei anni.

Volevo starti accanto, 
 contare le tue rughe.
Volevi starmi accanto 
e rauco cantare al mio fianco.

Volevamo tenerci per mano 
fino alla fine della vita
E andare laggiù, laggiù, lontano
ma tra i due la vita ha scelto me.

Non posso lasciarti andare amore mio.
Rimani ancora un attimo 
con la mano nella mia,
 guarda le mie rughe,
ricorda la bellezza di una volta
amando anche di più.

Ascolta la mia voce rauca 
e rammenta le  forti, 
squillanti e giovani risa di un tempo.
Insieme devono spegnersi le nostre voci.
Insieme devono chiudersi i nostri occhi.

Non posso lasciarti andare amore mio
devi ancora ridere di me
invecchiata e sdentata 
e sempre innamorata.

Devo ancora ridere di te 
invecchiato e curvo
tremante di dolore,
insieme curarci le ferite.

Voglio il tuo vecchio sguardo 
nei miei stanchi occhi.
Voglio affaticarmi 
ad ogni passo insieme a te.
Voglio ansimare affrontando tante salite.

Non posso lasciarti andare amore mio
voglio che la tua mano invecchi nella mia

Ma tra noi due la vita ha scelto me
ed io rimango qui
come un punto nel nulla 
continuo ad amare e sola invecchio.

Non posso lasciarti andare amore mio.
Ma tra noi due la vita ha scelto me
abbandonando te.

A me ora tocca vivere!
E' tanto faticoso amore mio!

Il tuo ricordo è tutto vita, 
quello è mio.
E' tutto vita amore mio
oltre la  morte
ma è tanto faticoso amore mio!

*carlafamily*






giovedì 18 settembre 2014

Splende il sole sulle scarpe di "Elton"

Ogni giorno ci ricasco, ogni santo giorno, penso a quella terra, a qui popoli.
Probabilmente questi  ricordi non mi lasceranno mai, il desiderio di tornare è così forte che a volte mi sembra di percepire un certo dolore ma questo lo avevo già detto in un altro post. 
Ogni giorno mi manca quella semplicità, l'alzarsi al mattino senza preoccuparmi di essere all'altezza del paesaggio e della gente che incontrerò in ufficio.
Ogni cosa , ogni persona, ogni situazione si adegua a me e se non è così sono io che semplicemente e con naturalezza mi adeguo a loro e nessuno mi chiede spiegazioni.
Lì la moda non esiste e  non è perchè non la conoscono o non hanno buon gusto, semplicemente è roba da giornali, da gossip, roba da ricchi. 
Lì si assapora ancora la gioia che provavano i nostri nonni quando avevano un vestito nuovo, quell'unico vestito per un'unica stagione, un paio di scarpe comprate un po' più grandi, così.... per la "crescita" diceva la mia nonna.
Ricordo ancora Elton (sì, si scrive così come lo scrivono loro, non facciamo troppo i pistini qui)  un ragazzino di 13 anni, lo vedo come fosse qui davanti a me e mi viene da sorridere al solo pensiero. 
E' un giorno di quelli afosi, caldissimi, non si sa come e dove stare per sopportare il calore, le pagine del libro si appiccicano alle braccia o alla sedia di plastica, le forze hanno deciso di abbandonarci, mentre sono lì accaldata che tento di rilassarmi e seduta sulla mia appiccicaticcia sedia di plastica noto che Elton indossa un paio di scarpe che sono evidentemente più grandi della sua probabile misura, stonano rispetto al suo corpo e questo mi salta subito all'occhio, gli chiedo che numero di piede porta e con tutta la naturalezza del mondo mi risponde: 
- 35..... (sorride meravigliosamente)   però mia mamma mi ha comprato il 38 così per qualche anno posso usarle - e sorride ancora soddisfatto  perchè gli ho dato la possibilità di spiegare la trovata intelligente della mamma, una vera prodezza. 
Mi invade una fortissima tenerezza, l'orgoglio di questo adolescente che m'insegna come la sua mamma economizza e tira avanti la baracca, Elton è felice!
Ma non ha finito di spiegarmi: 

martedì 16 settembre 2014

Sergio Michilini - Un Artista Italiano in Nicaragua

L'Italia annovera un altro artista di cui si parla pochissimo e ve lo voglio presentare:
Le sue origini sono friulane ma si trasferisce con la famiglia in Lombardia a Cavaria quando è ancora un bimbo. 
A metà degli anni 60 la famiglia si sposta ad Oggiona. 
Qui Sergio Michilini trascorre la sua gioventù e prosegue gli studi all'accademia delle belle arti di Firenze. 
Insegna poi al Liceo Artistico di Busto Arsizio. 
Nel corso degli anni gli vengono affidati importanti lavori di pittura e restauro, lui stesso li definisce periodi belli della sua vita.
Ormai sono 30 anni che Sergio Michilini fa avanti e indietro tra America Latina e Italia. 
Il suo atelier ce l'ha in Nicaragua anche se ha vissuto e lavorato molto in altri paesi come Cuba e Messico. 
Racconta che il Nicaragua è un paese pieno di storia, ogni persona , ogni vita ha una grande storia sarà per la drammaticità della condizioni esistenti. 
Non aggiungo altro poichè il suo blog e il suo sito sono molto esaurienti ed esplicativi e vale davvero la pena visitarli  per conoscere meglio questo artista, la sua storia, le sue passioni e le sue opere.
Questo il BLOG
Questo il sito 
 
Qui di seguito solo alcune delle sue opere

mercoledì 10 settembre 2014

Niños “huelepegas”

Da quelle parti li chiamano "Huelepegas" e si trovano dappertutto a Granada, Managua e Masaya. Sono ragazzini che non vanno a scuola e si aggirano per le strade della città con un vasetto di vetro o una bottiglietta di plastica o un sacchetto dove all'interno c'è colla (quella che usano anche i calzolai) e ci ficcano il naso respirandola profondamente. Passano così le loro ore i loro giorni fino a che il loro cervello, la loro mente non ce la fa più e cadono senza vita al suolo
Quando sono stata a Masaya li ho visti a tutti gli angoli ma soprattutto vicino al mercato.

Barcollano come ubriachi, alcuni sono davvero molto piccoli, si avvicinano guardandoci con quegli occhi semichiusi e pronunciano frasi senza senso.

Perchè fanno questo?
Perchè sono soli, non hanno nessuno, non hanno una casa, non hanno amici veri ed hanno conosciuto solo violenza, abuso e soprusi. Dormono per strada, nel fango, sui cartoni e quando gli sorridi loro tentano di risponderti ma non ce la fanno, sono troppo stanchi hanno solo la forza di chiederti "1 dollar please..." per comprarsi altra colla. Vogliono dimenticare la propria vita.  Basta molto meno di un dollaro per portarli lontano, lontano dalla realtà, possono comprarsene per se e per qualche amico di disgrazie. 
Le loro famiglie sono inesistenti, non ricordano neppure da quanto tempo sono lì. Probabilmente sono le famiglie stesse ad averli buttati in strada.
La colla è di facile reperibilità ed è per questo che viene definita la droga dei poveri. 
Gli effetti sono devastanti in quanto ha lo stesso effetto della dipendenza da alcol, immaginiamoci quindi l'effetto che può avere su di un bambino, un effetto definito ipnotico-sedativo, nausea, vomito, vista doppia, ulcere al naso ed alla bocca, tosse, tachicardie, aritmie,insufficienza renale, pressione bassa o alta, disturbi nel movimento e nell'equilibrio, allucinazioni, panico, confusione mentale,  provano una sensazione di rilassamento e calma,  sono proprio queste le sensazioni che cercano questi giovanissimo: relax e calma dopo chissà quale esperienza ignobile subita.
Il sangue viene raggiunto con molta rapidità dai principi attivi di questa sostanza ma gli effetti durano solo alcuni minuti ecco perchè questi ragazzini sentono la necessità di continuare a sniffare, è  così che subentra la dipendenza e la morte per soffocamento o attacco cardiaco di conseguenza.

Gli si possono dare molti aiuti a questi giovani ma gli strascichi rimangono come cicatrici nella loro mente, nella loro psiche e sul loro proprio corpo.

Clicca su queste FOTO

Nel 1999 è uscito il film che spiega in molti dettagli la vita, le condizioni di questi fanciulli,

Trama: Oliver subisce maltrattamenti nella sua casa e trova rifugio come tanti altri bambini nelle strade violente di Caracas, affrontando criminalità, violenza, corruzione, soprusi di ogni sorta. fame, dolore e lotte.  Sente il desiderio e la nostalgia di quella casa dove è nato e la solitudine lo spinge a far parte di bande legate al traffico di droga e allo sfruttamento  dei bambini di strada.  
Su Youtube si può trovare il film

FICHA TÉCNICA / ARTÍSTICA

DIRECTOR(ES): Elia Schneider
GUIONISTA(S): Nestor Caballero, Elia Schneider, Santiago Tabernero
FOTOGRAFÍA: Oscar Pérez
MÚSICA: Francisco Cabrujas
MONTAJE: José R. Novoa, Jose Alcalde
SONIDO: Jacques Casuto
DIRECTOR ARTÍSTICO: Silvia Inés Vallejo
PRODUCTOR EJECUTIVO: José Ramón Novoa
DURACIÓN: 110 minutos
REPARTO: José Gregorio Rivas, José Solorzano, Alfredo Medina, Pedro Lander, Adolfo Cubas, Néstor Terán, Laureano Olivarez, Ramón Paiva

PREMIOS:
Festival Internacional de Cine de La Habana, Cuba: Premio Glauber Rocha Mejor película; Festival Internacional de Cine de Santa Cruz, Bolivia: Mejor fotografía; Festival Internacional de Cine de Buenos Aires, Argentina: Mejor película, sección Derechos humanos; Festival Internacional de Cine de Gava, Barcelona, España: Mejor fotografía; Festival Internacional de Cine de Nueva York, USA: Mejor película; Festival Internacional de Cine de Vitoria, España: Mejor película.



DEDICATO A LOS niños “huelepegas”





martedì 9 settembre 2014

Una donna dell'Africa centrale

Oggi racconto com'è la quotidianità di una donna dell'Africa centrale.
Domani,come tutti i santi giorni, si alzerà molto presto, alle sei e preparerà la colazione per tutta la famiglia e per se stessa che consumeranno a metà mattina. 
Andrà poi a prendere l'acqua al fiume più vicino, poi si recherà nel suo pezzo di terra che raggiungerà in un ora o forse più di cammino...


Lavorerà, zapperà, toglierà erbacce, innaffierà fino alle quattro del pomeriggio, si fermerà solo qualche attimo per mangiare qualcosa che avrà portato con se.
Nel contempo accudirà ai figli piccoli. 


Con la luce che rimane dovrà tagliare la legna, raccogliere la manioca e le verdure per tutta la famiglia e poi porterà il tutto a casa.

Arriverà a casa al tramonto. 
Per due ore o forse più preparerà la cena.



Come trascorrerà la domenica? Riposerà?
Passerà la domenica facendo il bucato nel fiume e poi stirerà quando il bucato sarò asciutto.



Il marito apprezzerà tutto questo? No, non sarà così!
Neppure l'ascolterà.
Cosa farà il marito nel frattempo?
Il marito taglierà qualche albero e brucerà il sottobosco così la moglie potrà preparare il terreno per la semina. 
Ogni tanto porterà i bambini a lavarsi nel fiume. 
Andrà un  po' a caccia o a pesca, solo qualche volta però... 
La giornata la trascorrerà prevalentemente al villaggio a chiacchierare con altri uomini.
Poi con il tempo se se lo potrà permettere il marito porterà a casa un'altra moglie più giovane e darà tutte le attenzione a questa nuova sposa. 
La prima moglie continuerà a lavorare come ha sempre fatto fino ad ammalarsi e morire...

carlafamily



Tutte le foto sono tratte dal Web immagini



giovedì 4 settembre 2014

Le Frittelle di Le Mànie

Tra Noli e Spotorno, nelle pinete liguri c'è una trattoria "La Trattoria del Gambero Verde", mi ci ha portata mia sorella in un pomeriggio d'estate con il desiderio di scappare dall'afa della spiaggia. Idea fantastica, ottima alternativa! E così io, la mia sorellina e la mia splendida nipotina abbiamo abbandonato la spiaggia e siamo salite salite...


La Trattoria è collocata in un'antica chiesa sconsacrate, l'ambiente è particolarmente tranquillo e in un ambiente naturale molto interessante della Liguria: l'altopiano delle Mànie.

Non assomiglia ai soliti ristoranti ed il suo bello è proprio che il genuino rimane genuino sia nel cibo che nelle caratteristiche personali del titolare e pare che siamo gli unici ospiti oltre una coppietta arrivata fin quassù in motocicletta.




In questa quiete, dopo qualche chilometro in salita ed esserci fermati per ammirare i notevoli paesaggi del mare ci lasciamo pervadere dalla bellissima e rarissima sensazione del "senza tempo", il silenzio è maestoso e ci domina piacevolmente, il vento diventa parte di noi. Non guardiamo l'orologio, a questo punto non ha nessuna importanza a che ora del giorno ci troviamo, frettolosamente ed incuranti ci rendiamo conto che è pomeriggio, primo o tardo pomeriggio, chi lo sa? L'importante è goderci questo autentico bello che ci circonda. 




Michela mi consiglia con passione di provare le frittelle dolci e salate che sono poi la caratteristica della cucina del locale, non trascurando un bicchiere di vino tra affettati vari e buon formaggio.

lunedì 1 settembre 2014

Diritto all'oblio? Vediamo!



Questa mattina entrando nella bacheca del blog ho trovato questa comunicazione che sicuramente avrete ricevuto anche voi. Ve la copio incollo qui di seguito

"L'ultimo da Google Italia Blog

Il comitato consultivo sul diritto all’oblio arriva a Roma. Vi aspettiamo

2 ore fa by Claudio
Tra poco più di una settimana il comitato consultivo di Google per il diritto all’oblio inizierà le sue consultazioni pubbliche in diverse città europee per raccogliere le opinioni e i pareri di un ampio numero di esperti su un tema complesso, come quello del difficile bilanciamento tra il diritto all’informazione e il diritto all’oblio.

Il primo incontro si terrà a Madrid (9 settembre) poi sarà la volta di Roma, dove il comitato si riunirà mercoledì 10 settembre, dalle 14:00 alle 17:30, presso l'Auditorium Parco della Musica.

Per partecipare all’incontro è sufficiente registrarsi qui. La registrazione rimarrà aperta sino a 5 giorni prima dell’incontro, fino a esaurimento posti. La partecipazione è gratuita e sarà disponibile la traduzione simultanea degli interventi.

I membri del comitato consultivo sul diritto all'oblio






Betsy Masiello, Google Secretariat to the Advisory Council     "

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Ho quindi fatto ricerche ed ho letto qualcosa nei seguenti link 


ma ce ne sono molti altri sul Web e le opinioni, come ogni argomento, sono contrastanti addirittura "innocentisti e colpevolisti"e vorrei avere le idee chiare, lo so che non sempre è possibile....


Io ci capisco POCO O NIENTE, forse POCO, quindi qualcuno  lo sa spiegare tralasciando la tortuosità ma usando semplici parole?

A presto!
carlafamily

La gente che mi piace

Mi piace la gente che vibra, che non devi continuamente sollecitare e alla quale non c'è bisogno di dire cosa fare perché sa q...